Il problema dei randagi in alcune zone d'Italia è arrivato a costituire un serio pericolo per la pubblica incolumità, oltre che per l'attività di diversi allevatori che subiscono gli attacchi dei branchi improvvisati. Di questi giorni è l''ultimo inquietante episodio: a Larino (CB) un branco di cani randagi ha aggredito una donna incinta, che fortunatamente non ha riportato conseguenze gravi, e ucciso decine di galline in un pollaio.
“Siamo stanchi di dover fare i conti con quei randagi diventati troppo pericolosi per noi, per i nostri vicini e i nostri animali”, questo lo sfogo di Francesco Tilli, il giovane agricoltore e marito della donna aggredita, che ha chiesto alle pubbliche autorità un intervento urgente per risolvere un problema che persiste da diverse settimane. Pare infatti che dal maggio scorso il comune abbia sospeso il servizio di accalappiacani per mancanza di fondi. “E' una vergogna - continua Tilli -, da settimane avevano denunciato, sia io che le altre famiglie che vivono in quella zona la presenza di questo branco di cani che si aggirava per le nostre campagne ma nessuno ha preso provvedimenti fino a quanto accaduto ieri l'altro a mia moglie che mi ha indotto a chiamare tutti dal sindaco ai carabinieri perché si trovasse una soluzione” ha dichiarato l'uomo alla testata Termolionline.
Due addetti dell'Asrem usciranno con il mezzi concessi dal servizio veterinario per risolvere la situazione, secondo le promesse del comune. “Se ciò non avverrà – ha concluso Tilli – non mi fermerò e denuncerò alla magistratura questa situazione perchè non possiamo più andare avanti.”