FederFauna informa che ha sporto denuncia nei confronti dell'Ufficio stampa dell'Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato per aver diffuso falsità in una newsletter ufficiale dal titolo “cuccioli clandestini”.
L'associazione contesta alcune affermazioni in merito al commercio illegale dei cani dall'est Europa e in particolare ritiene infondate alcune affermazioni in merito alle presunte tecniche d'allevamento secondo cui le cagnette fattrici verrebbero forzate alla riproduzione almeno due volte l'anno.
“Si dice per i cani, che 'stipati a centinaia, privi di vaccinazione antirabbica e quadrivalente (quella che protegge dalle malattie principali come la strongilosi), è sufficiente che un solo cucciolo sia malato per infettare velocemente tutti gli altri' ma la strongilosi gastrointestinale è un'elmintosi, non tipica nel cane, sostenuta da nematodi perciò, in ogni caso, non si potrebbe prevenire con la vaccinazione quadrivalente”.
Secondo Federfauna le informazioni fuori dalla realtà riportate dalla Forestale si chiarificano quando l'ufficio stampa dichiara “…il fenomeno criminale cresce tanto da fare il suo ingresso negli ultimi rapporti Zoomafia della Lav…”, il che potrebbe indicare che l'ufficio stampa “prenda come base di partenza i numeri che da la Lav che, tra l’altro, è un’associazione, pur con qualifica Onlus ma certo non un’istituzione”. Emblematico l'interrogativo posto da Federfauna in conclusione alla nota: “è questa la gente che dovrebbe tutelare la legalità? È questa la gente che va in giro a fare i sequestri?”