Il consigliere regionale Franco Amendola (Pd) ha presentato una proposta di legge per incentivare lo sviluppo del turismo cinofilo ad integrazione della legge regionale inerente le norme in materia di aree protette.
Se la proposta passasse i Comuni negli Enti Parchi potranno istituire specifiche aree per l’allenamento, l’addestramento, le prove e le gare cinofile ed autorizzare apposite strutture per la gestione delle stesse da affidare in maniera prevalente a cooperative di residenti nei Comuni interessati, a imprenditori singoli o associati o alle associazioni cinofile associate all’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana).
Nell’ottica di un ulteriore incremento dell’economia locale la proposta di legge prevede inoltre che all’interno delle aree dei Parchi possano essere istituite zone di riproduzione di selvaggina e centri pubblici e privati di riproduzione di fauna selvatica di interesse cinofilo-venatorio, anch'esse gestite nei modi sopra menzionati. L'attività cinofila nel contesto agro - silvo - pastorale è considerata dal legislatore attività sportiva a tutti gli effetti e quindi riconducibile soltanto in parte alla caccia.
Secondo Amendola, l’attività potrà essere indirizzata anche verso l’addestramento dei cani da pastore, da utilità e per cani adibiti al soccorso ed alla pet-therapy (con questo termine si intende una terapia dolce basata sull’interazione uomo-animale che trova applicazione in svariati settori socio-assistenziali tra i quali: case di riposo, ospedali, comunità di recupero).