Dopo l'ennesimo episodio di aggressione di un pitbull, questa volta ai danni di un trentenne nel milanese, il Codacons ha deciso di fare causa al Ministero della Salute contro l'ordinanza Martini sull'incolumità pubblica in tema di cani.
L'uomo “non riusciva a liberarsi dalla presa del cane che non mollava l’avambraccio nonostante alcuni presenti lo avessero preso addirittura a bastonate con delle pale” dichiara il Comitato dei Consumatori spiegando che oggi “tutti possono acquistare un pitbull senza nemmeno l'obbligo di un patentino".
"Solo se un cane ha già aggredito qualcuno, - puntualizza ancora il Codacons - allora ne è vietato il possesso o la detenzione ai delinquenti abituali o per tendenza. Decisamente troppo poco per cani che possono potenzialmente trasformarsi in armi micidiali”.
Il Ministero e in particolare il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, secondo il Codacons, è responsabile del fatto di aver cancellato con una ordinanza la lista delle 17 razze ritenute potenzialmente più pericolose, tra le quali appunto il pitbull. Secondo l'associazione dei consumatori la lista ha rappresentato finora "l’unico rimedio" che ha concretamente ridotto le aggressioni nei luoghi aperti al pubblico, ossia "l’obbligo per i padroni di questi cani di condurli sia con il guinzaglio che con la museruola”.
L'obiettivo del Comitato è quello di ottenere dal Ministero il divieto di vendita e di allevamento dei pitbull, “cani troppo pericolosi per essere venduti a chiunque ne faccia richiesta, come se si trattasse di un cocker”.