Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha presentato ufficialmente il nuovo corso per i proprietari dei cani pericolosi, partito in questi giorni, in applicazione dei contenuti dell'ordinanza sull'incolumità pubblica emanata lo scorso 3 marzo.
Come già annunciato, si tenta di instaurare i principi di un corretto rapporto uomo – cane, unico strumento messo in piedi dal ministero del welfare per fermare l'aggressività canina, dopo l'eliminazione della famosa lista delle razze maggiormente pericolose.
Il corso è gratuito ed aperto a tutti ma diventa obbligatorio per i proprietari dei cani considerati “a rischio elevato” (ovvero cani che già hanno aggredito). Ogni responsabilità passa così al proprietario, se il cane aggredisce, la colpa è di chi lo ha educato e non ha saputo arginare la sua aggressività captando in tempo quelli che vengono definiti “campanelli d'allarme”, ossia segnali che quasi sempre, come spiegato nel libro di testo del Corso Formativo, “precedono fenomeni di aggressività.
I corsi devono essere organizzati dalle amministrazioni locali “sono i cittadini che devono sollecitarli - ha detto la Martini – al proprio sindaco che è il responsabile delle tematiche legate al randagismo e all'educazione dei proprietari dei cani”. Per quanto riguarda i costi, per la Martini saranno “irrisori”, in quanto, ha spiegato, nascono dalla collaborazione tra le amministrazioni, le organizzazioni cinofile locali, i medici veterinari sul territorio.
Secondo il Codacons, che ha già fatto causa al sottosegretario per l'eliminazione della lista delle razze pericolose, si tratta di una bufala colossale, il patentino infatti sarà obbligatorio solo “dopo che il cane avrà morsicato e ridotto in fin di vita qualcuno”.