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a piaga del randagismo non risparmia nemmeno i siti archeologici. A Pompei, un volontario della croce rossa che si stava dirigendo presso la sua postazione all'interno del sito archeologico di Pompei, nei pressi del tempio di Apollo è stato improvvisamente aggredito alla gamba dalla furia di un cane randagio. Fortunatamente il giovane non ha riportato gravi lesioni ma secondo la Cisl Beni culturali, che ha denunciato il fatto, esiste una vera e propria emergenza randagismo all'interno del sito archeologico.
“Con un’amministrazione latitante – evidenzia la Cisl - i cani continuano a spadroneggiare tranquilli all’interno dell’area archeologica. Questo nuovo episodio spiacevole riporta alla ribalta l’annoso problema dei cani ormai stanziali all’interno dell’area archeologica, che stazionano ordinariamente all’interno degli accessi agli Scavi, accodandosi ai gruppi di turisti rispettando, nella “scelta” del gruppo, la solita gerarchica del mondo animale”.
Il fatto è particolarmente grave perchè si tratta dell'area archeologica più grande e probabilmente più importante d'Italia, una vetrina culturale visitata ogni anno da 3 milioni di turisti internazionali, il pericolo di essere aggrediti da cani randagi nel bel mezzo di un giro a contatto con le meraviglie dell'impero romano, non può che far apparire questo luogo come appartenente al terzo mondo.