Pochi giorni fa sui terreni di San Cataldo (LE) si è svolto il 41° Campionato italiano Trofeo Sant'Uberto individuale, per la prima volta organizzato in terra pugliese.
Le prove si sono rivelate durissime per cani e conduttori, la vegetazione (pinete, gineprai, foreste di rosmarino) non non ha certo facilitato le operazioni di reperimento dei selvatici da parte degli ausiliari. A sorpresa hanno primeggiato gli spaniel e i breton.
Il nuovo campione italiano è il toscano Saverio Marini, che con lo springer Skin ha messo in mostra un binomio correttissimo e micidiale al contempo. Agli inglesi sono rimaste le briciole, con due terzi posti ed una sola affermazione, nella categoria Veterani. Dei membri della spedizione azzurra ai Mondiali di Serres di venti giorni fa, soltanto Anna Violo è riuscita a salire sul podio, mentre gli altri sono stati beffati dalla sfortuna e da una cattiva prestazione al tiro.
"Ringrazio la Federcaccia provinciale di Lecce e quella regionale Puglia - queste le parole del Presidente nazionale Fidc Gian Luca Dall'Olio - così come tutto il comitato organizzatore. Il Sant'Uberto è una prova rivolta ai cacciatori e, in questo senso, ci incoraggia molto il dato relativo ai Juniores. I nostri giovani, infatti, si sono comportati quasi tutti molto bene, specie in termini di correttezza e sicurezza nel maneggiare l'arma.
“Una grande soddisfazione e un riconoscimento meritato alla tradizione ed alla cultura della cinofilia della nostra regione in tutte le sue branchie”: così commenta Mauro Neri, vicepresidente regionale di Federcaccia Toscana e rappresentante della presidenza nella commissione cinotecnica, la bella vittoria del fiorentino Saverio Marini .
“Il Sant’Uberto, che premia non solo le qualità tecniche ma anche lo stile, il comportamento e la correttezza del cacciatore – continua Neri - è anche lo specchio del modo di andare a caccia in Toscana e questo è un motivo aggiuntivo di soddisfazione. Mi pare giusto esprimere, a nome della Federcaccia Toscana, felicitazione e rallegramenti al campione, innanzitutto, ma anche alla sezione provinciale di Firenze, da sempre protagonista della grande cinofilia”.