Riceviamo e pubblichiamo:
Nella giornata odierna era in discussione, presso l’Aula della Camera, l’A.C. 2836-A riguardante la “Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987”.
Il provvedimento contiene, oltre a una serie di norme a tutela degli animali, anche il divieto di mutilazioni quali il taglio della coda. Come tutti sanno, nella fattispecie degli ausiliari per la caccia, è in realtà un atto nel pieno interesse dell’animale: infatti alcune tipologie di cani da caccia molto spesso si feriscono proprio alla coda, con le gravi conseguenze che si possono immaginare.
Intervenire, amputando la coda per alcune specie di cani da caccia è quindi nell'esclusivo interesse degli animali, anche perché quando si esegue questa operazione su un animale cucciolo i danni ed il dolore sono di gran lunga inferiori che intervenire a seguito di un ferimento in età adulta.
A tal proposito è stato presentato un emendamento a firma dell’On. Stefani, sottoscritto dall’On. Luciano Rossi e da altri deputati dell’Intergruppo tra i quali gli On. Romele, Raisi, Compagnoni, Nola, Biava, De Angelis e Cimadoro per escludere dal divieto di taglio o amputazione della coda contenuto all’art. 10 della Convenzione, i casi di cani allevati a scopo venatorio.
A supporto del suddetto emendamento è stato ricordato dai presentatori che sette Paesi europei membri del Consiglio d'Europa hanno posto una riserva all'articolo 10, comma 1, lettera a) della Convenzione che parla proprio del taglio della coda: la Francia, la Germania, il Belgio, la Danimarca, il Lussemburgo, la Repubblica Ceca e il Portogallo, ricordando che in questo senso si è espresso anche l'ENCI, l'ente nazionale della cinofilia italiana.
“In questa occasione siamo riusciti ad evitare di cedere agli integralismi – ha affermato l’On. Rossi - Quando si trattano argomenti che anche in maniera marginale riguardano la ruralità e, in particolare, l'attività venatoria, si esasperano subito i contenuti e ci si consegna agli estremismi. Mi auguro che su questa materia prevalga il buon senso e sosterrò, con assoluta condivisione, l’emendamento che va nell’esclusivo interesse e tutela dei cani da caccia ”.
Al termine della seduta, l’Aula ha votato il rinvio del provvedimento alle Commissioni di merito, per un maggiore approfondimento.
Segreteria Intergruppo Parlamentari Amici del Tiro della Caccia e della Pesca