Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, evidentemente rassicurata dal basso livello di rischio pandemia per l'influenza A/H1N1, torna ad occuparsi con particolare fervore della salute canina.
''E' evidentemente inaccettabile sul piano del buon senso, oltre che in base a standard minimi di benessere animale – ha dichiarato la Martini commentando il decesso di alcuni cani in due strutture calabresi - che si aggiudichino gare di appalto per il mantenimento di cani all'interno di canili pubblici alla quota giornaliera di 1 euro. L'Ordinanza che ho emanato il 16 luglio scorso in materia va proprio in questa direzione''.
Il Ministero della Salute comunica in una nota di essersi già occupato di tale situazione e di aver richiamato formalmente le Autorità competenti a livello territoriale alle proprie responsabilità.
Grazie all'ordinanza ministeriale 16 luglio 2009 sono infatti sanciti i diritti degli animali come esseri senzienti, pertanto l'onorevole Martini ha sollecitato le autorità affinchè vengano applicati i contenuti delle nuove disposizioni, anche se la gara d'appalto del servizio di gestione e mantenimento dei cani è stata espletata in data anteriore all'emanazione dell'ordinanza.
Nel rispetto dei sacrosanti diritti degli animali, forse alla Martini bisognerebbe ricordare che in Italia vi sono anche degli esseri umani che vivono con meno di un euro al giorno. Basta pensare al bimbo di nove anni morto a Napoli per le esalazioni letali uscite da un bracere improvvisato dalla madre che non aveva i soldi per pagare nemmeno il riscaldamento.
E per quanto riguarda i cani, e i canili, sarebbe bene che la Martini si facesse carico invece di una bella campagna di sensibilizzazione al fine di educare la gente a non considerare il cagnetto (magari bastardo, quindi senza valore economico) poco più che un giocattolo, da buttare nell'immondizia appena ti è venuto a noia. Questa è la grande piaga prodotta dall'animalismo irresponsabile, oggi sostenuto grazie anche a una deriva animalista dell'Enpa, ente che campa con i soldi dei contribuenti.