L'acceso dibattito sul taglio della coda nei cani (ma anche su altre tematiche legate alla gestione e alle attività cinofile) alla nota trasmissione Porta a Porta, ha provocato tra le altre, le proteste del Presidente della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani),Gaetano Penocchio, il quale ha scritto al conduttore Bruno Vespa criticando la scelta degli ospiti che hanno partecipato ed il modo in cui è stata affrontata la discussione.
“Se si voleva promuovere l'ignoranza e la superficialità, senza dare possibilità di reale informazione, il risultato è stato brillantemente raggiunto” scrive senza mezzi termini Penocchio, che specifica “è davvero incomprensibile la logica con la quale sono stati selezionati gli ospiti: oltre ai politici, conduttori cinofili, cantanti, esperti d'arte, rappresentanti di movimenti politici, e nel parterre c'era pure il commissario Rex con il suo partner artistico al seguito”.
“Essere incompetenti non è una colpa, - continua il referente dei medici veterinari - ma è colpevole dar loro voce. A parlare di materie medico scientifiche quali ad esempio il comportamento animale sono state persone assolutamente prive di conoscenze in materia. I suoi ospiti - scrive a Vespa - sono riusciti a parlare di taglio delle "falangi della coda" senza che nessuno avesse da ridire in merito al fatto che le falangi si trovano in tutta altra sede anatomica”. Insomma “un disastro Dr. Vespa dovuto all'incredibile esclusione dell'unica professione competente: la nostra".
Primo dovere dell'informazione pubblica dovrebbe essere quello di divulgare notizie corrette e veritiere, specifica Gaetano Penocchio, non certo permettere di ascoltare vaneggiamenti privi di ogni senso e di utilità per il pubblico. "Le persone, più o meno note, che per svariati motivi hanno contatti con i cani - conclude il Dr. Penocchio - non sono necessariamente né autorevoli né competenti in materia e le loro eventuali opinioni hanno un valore limitato che viene annullato quando le stesse vengono urlate nel corso di una trasmissione".