La Regione Veneto pochi giorni fa ha stabilito la vaccinazione antirabbica obbligatoria di tutti i cani delle province di Belluno e Treviso e di molti altri comuni nelle province di Vicenza (una cinquantina) e di Venezia (una ventina); stabilendo il termine massimo al 31 gennaio. La stessa ordinanza ha limitato la caccia con l'ausilio del cane escludendo la possibilità di praticarla nei territori già colpiti dal fenomeno.
Al proposito il presidente della Lega per l'Abolizione della Caccia, Andrea Zanoni, interviene sulle pagine del quotidiano Oggi Treviso per lanciare un appello agli addetti alla vigilanza venatoria affinchè “facciano rispettare l’ordinanza sanzionando i cacciatori che dovessero continuare a cacciare con i cani e ai cittadini affinché evitino di portare i loro cani in campagna o montagna”.
Anche se lo stesso Zanoni poi ammette: "risulta chiaro che non si tratta di un'emergenza – spiega Zanoni - se pensiamo che su circa 230 mila cani che si dovranno sottoporre al vaccino, finora in tutta la regione è stato riscontrato solo un caso di rabbia su un cane e cinque casi su animali selvatici”.
Zanoni auspica inoltre che si pensi ad un adeguato sistema sanitario per gli animali tenendo conto “Primo che gli animali sono esseri senzienti e non cose - dichiara -, secondo delle esigenze dei proprietari e terzo della dignità dei veterinari: ad esempio – puntualizza Zanoni - si potrebbe riconoscere l’esenzione dell’iva dalle prestazioni veterinarie oggi al 20%, cioè pari a quella prevista per i beni di lusso, parificando le prestazioni veterinarie alle prestazioni mediche”.