Si infiamma la polemica attorno al canile di Ventimiglia, per le cui sorti la Lega per la Difesa del Cane (che gestisce la struttura) ha organizzato una manifestazione in piazza, scongiurandone la chiusura da parte del sindaco. Il canile già al centro delle polemiche per il sovraffollamento richiede al comune il pagamento delle spese arretrate pari a 68.991 euro.
Ma il sindaco Gaetano Scullino vuole mettere in chiaro la questione: “Pagheremo al canile quanto dovuto – dichiara-. E per farlo dovremo stornare la cifra dai servizi sociali: non so se mi spiego... Ma per il futuro, lo ribadisco, la convenzione va modificata. Non possiamo permetterci di pagare 6 euro e 60 centesimi per cane al giorno”. Le parole di Scullino purtroppo nascondono una grande verità: se da una parte è necessario dare un'accoglienza e le opportune cure ai cani randagi, dall'altra un paese civile non può permettere di tralasciare per questo altri settori importanti del sociale perchè mancano i fondi e, forse, l'opportuna attenzione, mediatica e dei cittadini.
All'obiezione di Danilo Rota, della Lega per la Difesa del Cane riguardo al fatto che in realtà la spesa per ogni cane al giorno non sarebbe superiore a 3,04 euro, il sindaco ribatte “fossero anche 3 euro al giorno, sarebbe comunque più di quanto paghiamo per i bambini del Nido, ai quali il Comune versa 2 euro e 20. Ma non è così. A noi che a Peglia ci sono 145 animali lo ha detto Roda. E visto che in un anno il comprensorio ventimigliese ha dovuto pagare 350 mila euro, i conti sono presto fatti: ogni animale ci costa 2 mila 413 euro l'anno, più di 6 euro al giorno”. Poi, nel dettaglio: “hanno inserito ben 33 mila euro solo di pronto soccorso veterinario e 17 mila per la reperibilità”.
I cani comunque sono troppi "aspettiamo che l’Asl ci dica qual è il numero di cani che il canile può ospitare per essere a norma. Gli altri dovranno essere trasferiti” fa sapere il sindaco.