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Rabbia: il virus arriva anche in Alto Adige


lunedì 7 dicembre 2009
    
Il ritrovamento di una volpe morta di rabbia silvestre ha fatto scattare l'allarme anche in Alto Adige dove a partire dal 9 dicembre (stessa data della provincia di Belluno) prenderanno il via le vaccinazioni per gli animali domestici e selvatici (via orale).
 
A renderlo noto è lo stesso assessore della provincia altotesina Hans Berger che ha fatto notare come “controlli accurati e misure tempestive, avrebbero potuto rallentare la diffusione dell’epidemia, il cui fronte avanza di oltre 100 chilometri l’anno”.

I cacciatori, ai quali anche qui sarà vietata la caccia col cane per evitare il rischio che gli stessi cani possano essere infettati dai selvatici portatori della malattia, lamentano da tempo ritardi nell'informazione dei ritrovamenti di carcasse infette e dell'adozione delle contromisure necessarie a contenere il virus, giunto dal Friuli lo scorso anno e partito dalla Slovenia.
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3 commenti finora...

Re:Rabbia: il virus arriva anche in Alto Adige

Ciao Nino....sempre ti abbraccio!!!

da Fromboliere 07/12/2009 13.54

Re:Rabbia: il virus arriva anche in Alto Adige

Fromboliere, come sempre, molto incisivo e coerente. Condivido al 100%. Una stretta di mano, Nino

da [email protected] 07/12/2009 11.48

Re:Rabbia: il virus arriva anche in Alto Adige

Quale sarà la prossima regione? fin dove arriverà questa epidemia? quali saranno alla fine i danni comprensivi di questa piaga e quali saranno i settori ce ne pagheranno maggiormente i costi? Per colpa di chi? Questo è uno di quegli argomenti che prendendo spunto da una quasi calamità, potrebbe d’altro canto essere utile per farci capire, a noi cacciatori ma anche a tutti coloro che ne subiranno gravi danni, che bisogna muoversi insieme. Molti si chiedono se un partito dei cacciatori abbia senso e se per caso nasca morto, ma mi domando se peggio di così si possa andare! Che armi abbiamo per difenderci? noi e tutti coloro che in un certo modo si possano in qualche modo definire utenti di una qualsiasi attività rurale o che semplicemente abbiano dei diritti da far valere e delle aspettative da soddisfare e sempre nel grande ambito della natura? Guardate che noi non siamo tanto diversi da quella immensa categoria nazionale che si definisce sotto il nome di “consumatori” . Anche noi consumiamo, e venatoriamente parlando, vorremmo consumare di più per ciò che comunque paghiamo e per di più in anticipo. Se quindi ha senso un partito dei consumatori, possiamo pensare che allora abbia senso anche un partito dei cacciatori e la miglior arma che i cacciatori ora possono chiedere per me è una sola la CLASS ACTION.

da Fromboliere 07/12/2009 11.26