A dipingere una così ottimistica visione è Domenico Coradeschi, personaggio di spessore nella cinofilia italiana (dirigente Enci e Fidasc) e della caccia (è tuttora presidente della Fidc di Arezzo), che all'assemblea straordinaria di Federcaccia riferendosi alle vittorie italiane ai mondiali in Grecia, ha dichiarato: “quest’anno c’è stato un miglioramento rispetto alle edizioni passate, e sicuramente è dovuto anche al fatto che il nostro presidente ha capito che senza le tecniche giuste non si hanno dei risultati. E io mi auguro che sia iniziato, chiamiamola la rinascita della cinofilia“.
Poi ricordando quei momenti: “al mondiale l’emozione è tutto. Perché essendoci 5 discipline, una vale l’altra, non è che ce n’è una più importante“.
Coradeschi ha poi messo l'accento sulle eccellenze di alcune zone federali e riferendosi in particolare a quella di Collacchioni, considerata un fiore all'occhiello per la Fidc, ha menzionato i tanti sacrifici che vengono fatti dai cultori della cinofilia per raggiungere certi livelli, “quando uno fa quelle cose lì smette di andare a caccia, perché se segui quelle non fai altre attività“ ha chiuso Coradeschi.