In discussione in questi giorni al Senato (in calendario nei giorni di
martedi' 19, mercoledi' 20 e giovedi' 21 gennaio) , il ddl "Ratifiche di accordi internazionali definite dalla Commissione", il quale, a detta di Federfauna, con il pretesto di ratificare una Convenzione Europea del 1987, in realtà renderebbe ancor piu' facile sequestrare animali, sia agli operatori che alla gente comune ed affidarli alle associazioni indicate dal Ministero di cui la Martini e' Sottosegretario, oltre che rendere queste ultime destinatarie delle sanzioni e delle spese per il mantenimento degli animali, che sono a carico di ha subito il sequestro.
In questi giorni - rende noto Federfauna - anche in vista della manifestazione nazionale in difesa della Cultura Rurale, prevista per il 9 marzo - a cui l'associazione ha aderito - , sono in corso numerose riunioni e dibattiti tra i rappresentanti degli operatori aderenti a FederFauna. Sono in molti a chiedersi se i Parlamentari abbiano letto o meno il testo originale della Convenzione, visto che solo pochissimi di loro sembrano essersi accorti delle differenze con quello in votazione e delle conseguenze che potrebbero portare alcuni passaggi, per un notevole numero di Cittadini Italiani.
E' speranza diffusa tra gli stessi allevatori, che il Senato, studiando approfonditamente l'argomento, applichi le opportune modifiche per garantire la necessaria oggettivita' nella rilevazione del reato di maltrattamento e quindi a garantire, oltre al benessere degli animali, anche le attivita' umane legali e gia' soggette a norme esistenti.
Qualcuno pero' - rileva infine Federfauna - forse meno speranzoso e piu' malizioso, ha notato, coincidenza vuole, che fosse uscita gia' all'inizio del 2009, la notizia che la Finanziaria avrebbe ridotto i fondi per la lotta al randagismo di quasi cinque milioni in tre anni e che i presidenti delle associazioni animaliste LAV, ENPA e Lega Nazionale per la Difesa del Cane avessero scritto una lettera a Francesca Martini per lanciare il proprio disappunto e per chiederle di farsi interprete presso il Governo per ripristinare almeno le dotazioni della legge Finanziaria 2008.