Assume tinte sempre più fosche la vicenda dei
pointer Del Vento sequestrati più di un anno fa dall'allevamento del dott. Guberti, il quale pochi mesi fa è stato rinviato a giudizio per le accuse di maltrattamento. Gli animali,
affidati da subito alle cure animaliste, sarebbero progressivamente diminuiti di numero e stando a foto pubblicate su Facebook dalla
pensione di Occhiobello, Micio micio bau bau, che si occupa degli oltre 170 pointer, sopravvivono ora in spazi angusti nel fango.
La struttura non è idonea a contenere un numero così elevato di cani, come ammette la stessa nelle didascalie a commento delle foto. Federfauna – che esamina quest'oggi la situazione – ricorda che da subito nell'immediato post-sequestro, gia' le cronache riportavano che la struttura ospitante per la ASL di Rovigo non era idonea ne' aveva gli spazi e la strutturazione necessaria.
D'altra parte si apprende dell'esistenza di meccanismi sospetti riguardo alle richieste di soldi per il mantenimento dei cani. Lilia Casali, dell'associazione Animal Liberation avrebbe pattuito con i gestori del “canile” una cifra di 3.50 euro a cane per la permanenza degli animali. “Abbiamo creduto nell'associazione e abbiamo dato tutto ciò che avevamo per permettere a lei di salvare questi cani”, si legge nella pagina Facebook della pensione, che ora recrimina alla Casali di aver presentato un documento falso in cui si dichiarava che il comune di Ravenna avrebbe contribuito al sostentamento dei cani.
Resta da chiedersi come mai, allo stato dei fatti, nessuna autorità certifichi l'effettivo stato di questi cani e agisca di conseguenza.