“Con l’istituzione del cosiddetto “patentino” per i possessori di cani, che nel nostro paese sono milioni, ci troviamo in un momento davvero storico”. Così il sottosegretario alla Salute Francesca Martini commenta l'entrata in vigore delle norme che mirano alla responsabilizzazione dei proprietari.
“La cosa che mi preme sottolineare – ha dichiarato in un'intervista al sito petsblog - è che i comuni, in collaborazione con le Asl, con l’Associazione dei medici veterinari, gli ordini e le associazioni avranno quindi l’onere e l’onore di costruire un percorso formativo per tutti i proprietari di cani che volontariamente intendano capire di più del linguaggio del loro animale, delle sue caratteristiche etologiche, di come migliorare anche la convivenza sociale degli altri cittadini con esso”.
Il patentino introduce un approccio quasi psicologico rispetto alla gestione di un cane, grazie alla valorizzazione di una figura, quella del veterinario comportamentalista che, spiega la martini, avrà la funzione di riabilitare un cane che avrà dato dei problemi (incluso uccidere una persona).“Una revisione totale – spiega la Martini - delle possibilità di quel cane di stare nella società in maniera corretta, quindi con una aggressività potenziale – propria di tutti i cani ma anche di tutti gli umani – perfettamente controllata e nella piena consapevolezza che oggi più che mai la responsabilità del proprietario è sia civile che penale”.
“Chi possiede un cane “impegnativo” deve sapere che è fondamentale il pieno controllo del suo animale sia in ambito pubblico che domestico – spiega ancora la Martini - perché purtroppo si è registrato che la maggior parte degli incidenti avvengono proprio in casa. Si tratta di un obiettivo di civiltà da cui non possiamo prescindere”.