Il comune di Monte di Procida (Na) ha emanato un'ordinanza che prevede multe da 100 ai 600 euro per chi venisse sorpreso a somministrare del cibo ai cani randagi ma non solo, il provvedimento impone il divieto di nutrire anche di gatti e colombi. Secondo quanto riferiscono gli uffici del comune la decisione deriva dalla necessità di fronteggiare "problemi di carattere igienico sanitario in alcune pubbliche vie, piazze e spazi di verde attrezzato, causati da residui di cibo che vengono somministrati a cani e gatti randagi e ai colombi da privati cittadini".
Contro l'ordinanza si sono schierati gli animalisti, che ritengono il provvedimento "inumano"."L'ordinanza emessa- dichiara Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani - non solo è contrario al sentimento di pietà verso i più bisognosi ma soprattutto confligge con le leggi a tutela degli animali d'affezione che cercano di favorire un buon rapporto degli umani con gli animali e, tra le altre cose, favoriscono l'istituzione dei cani di quartiere".
Caporale chiede che il comune metta a disposizione dei luoghi per nutrire i randagi e aggiunge: "occorre dare spazio al buon senso e favorire la somministrazione di alimenti agli animali soprattutto in questo periodo dell'anno caratterizzato da temperature rigide".
(La Repubblica - Napoli)