Sabato notte è stato rapito Pianigiani's Mardok, uno dei cani più conosciuti e apprezzati della cinofilia italiana: Campione del mondo di Caccia Pratica, campione italiano e tre volte detentore del titolo europeo. Il fatto è avvenuto a Camignano (CR), nella tenuta privata di Luca Villa, proprietario del setter fino a poco fa affidato alle cure dell'allevamento Pianigiani, che l'ha cresciuto e seguito nelle gare.
Il cane era stato portato a casa da Villa da poco meno di due mesi, “a dicembre siamo stati a caccia di starne e pernici in Croazia e in Slovenia, Mardok si era comportato benissimo – ci racconta Villa al telefono – cosa affatto scontata visto che un cane da gara difficilmente regge i tempi della caccia”. Oltre alle grandissime doti sul campo “a differenza di molti altri cani campioni, Mardok trovava sempre il selvatico” dice Villa, legato a questo cane soprattutto da un rapporto affettivo: “Mardok era anche un cane estremamente docile e ubbidiente”, cosa non così usuale nei campioni di questo stampo.
E' stato quasi senza dubbio un furto su commissione da parte di qualcuno interessato proprio a questo campione, che vale svariate migliaia di euro, anche se praticamente impossibile da mettere in commercio. Dai filmati registrati grazie alle 5 telecamere nei box che ospitano i cani di notte, si è potuto vedere che ad eseguire il furto è stato un uomo con un casco, il quale ha forzato la porta blindata. “Purtroppo, anche per non disturbare la quiete dei vicini non avevo inserito l'allarme - spiega Villa – ma pensavo che le telecamere e le recinzioni sarebbero bastate come deterrente”.
Di solito, se si tratta di rivendere i cani sul mercato nero, vengono rubati più cani insieme, in modo da ottenere una cifra elevata, in questo caso l'obiettivo era solo Mardok. Tra l'altro non si capisce cosa possa farsene il ladro di un cane facilmente riconoscibile (un setter con la testa completamente nera è cosa abbastanza rara), inoltre il cane è notissimo negli ambienti cinofili e sarebbe immediatamente riconosciuto se portato in gara o a caccia. Anche dal punto di vista riproduttivo è inutilizzabilie visto che il dna di Mardok è depositato ed ovviamente a lui non potrebbe essere affidato un altro suffisso. Si pensa alla richiesta di un riscatto (cosa per altro ancora non avvenuta) ma i veri motivi del gesto restano un mistero.
Da parte nostra non possiamo che unirci all'appello di Luca Villa di diffondere la notizia il più possibile in modo che chiunque avesse informazioni in merito o abbia visto il cane, possa contribuire al ritrovamento. Per contattare Luca Villa scrivere all'indirizzo [email protected]Ecco le foto di Mardok: