Il
traffico illegale di cuccioli dall'est Europa rischia di coinvolgere anche alcuni operatori del settore che
rispettano tutte le norme in vigore rispetto alle certificazioni e allo stato di salute dei cani. Lo denuncia
Federfauna rendendo conto di un' operazione eseguita ieri a Nichelino (TO) dalla Polizia Municipale che ha portato al
sequestro (dopo 4 ore di attesa) dei 12 cuccioli provenienti dall'Ungheria e del mezzo su cui viaggiavano per raggiungere alcuni negozi dove avrebbero dovuto essere venduti.
Il problema pare risieda nella difficoltà di stabilire la vera età dei cuccioli, fatto che può portare, anche sentito il parere di un veterinario, al sequestro di cani commercializzati a termine di legge. La stessa bibliografia specialistica – sottolinea Federfauna - sul tema dell'eta' dà dei parametri indicativi perche' anche l'eruzione dentaria o le dimensioni del soggetto possono variare esattamente come per l'uomo che partorisce dopo 7 o 9 mesi, figli che possono pesare da meno di 2 Kg. a piu' di 5”.
Aldilà di operazioni eseguite contro veri trafficanti, che l'associazione che tutela gli allevatori definisce “piu' che giuste anche per tutelare oltre agli animali anche chi con essi lavora onestamente”, spesso purtroppo “sono stati eseguiti sequestri ingiusti ai danni di operatori di tutti i settori economici connessi agli animali, talvolta giustificandoli solamente con dichiarazioni di veterinari che contrastano con quelle di loro stessi colleghi.”
Questo genere di comportamenti da parte di chi opera i controlli è da condannare secondo Federfauna, così come “gli animalisti che vuoi per ideologia, vuoi per interessi, sono la causa principale di situazioni che danneggiano tutti. Spesso per primi proprio gli animali.”