Le Commissioni del Senato Giustizia e Affari esteri si riuniranno oggi, 27 aprile 2010, in seduta comune per riprendere la discussione del disegno di legge n. 1908 (Ratifica ed esecuzione della Convezione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987), che dalla Camera era uscito alla fine dello scorso anno recependo un emendamento sul taglio della coda nei cani (che sarà permesso solo per alcune determinate specie nei casi ancora da definirsi e legati a problemi di salute per l'animale).
Il provvedimento è stato rinviato in Commissione dall’Assemblea nella seduta del 14 aprile 2010, come richiesto dal senatore Mazzatorta, relatore per la 2a Commissione. Il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto ieri (26 aprile 2010), alle 17.
La convenzione in realtà introduce un nuovo rapporto uomo – animale che mira ad instaurare una concezione prettamente animalista all'interno della legislazione italiana, creando non poco scompiglio in tutte quelle categorie economiche che hanno a che fare con gli animali.
Federfauna, preoccupata per l'impatto della Convenzione sul variegato universo degli allevatori e degli operatori del settore, ha scritto pochi giorni fa al Presidente della Repubblica segnalando rischi per l'economia, le tradizioni popolari e culturali e le eredità regionali. La risposta, pur includendo la precisazione che il Presidente della Repubblica, per motivi di attribuzioni Costituzionali, non dispone di strumenti di intervento sull’attività propria di altri Organi dello Stato (il Ddl non è ancora stato approvato definitivamente dal Parlamento), riporta che il provvedimento, “riguarda una materia particolarmente delicata e che incide su alcune fattispecie di reato che devono trovare un contemperamento di interessi fra le diverse categorie anche produttive interessate a tali fattispecie di reato.”