Nonostante gli sforzi profusi con la costituzione di un apposito nucleo, il branco dei randagi di Modica continua a mietere vittime. A farne le spese è stato, la scorsa domenica, il proprietario di un allevamento suino nella Contrada Santa Rosalia Tedeschella che ha perso due dei suoi maiali sbranati dai cani. Gli animali si sono introdotti nel recinto e hanno ferito anche altri 26 suini.
Secondo le testimonianze dei residenti sono una ventina i cani che compongono il branco, su cui ora si concentrano le forze del Nucleo Antirandagismo della Polizia Municipale, che sta facendo appostamenti e monitoraggi in zona al fine di procedere alle catture. Per il momento gli agenti hanno individuato cinque esemplari, tutti molto aggressivi. Onde evitare che i cani tornino nell'allevamento di maiali è stata predisposta una barriera anti – intrusione, anche perchè, come hanno riferito le persone che hanno assistito all'aggressione, non si fanno intimorire dalla presenza degli esseri umani.
“Il nostro personale – ha dichiarato il comandante del Nucleo Giuseppe Puglisi – è da lunedì mattina costantemente sul posto per riuscire a circoscrivere l’area di stazionamento dei cani randagi e, quindi, con l’ausilio della cooperativa specializzata potere passare alla loro cattura. Non stiamo risparmiando le nostre forze per riportare tranquillità tra i residenti”.
Sul sito di RadioRtm che dà la notizia, si leggono anche alcuni commenti che testimoniano l'esasperazione dei cittadini. C'è chi, pur dichiarandosi contrario all'uso delle armi da fuoco dice di essersi procurato un fucile ad aria compressa, in caso di emergenza. “Abito in campagna e mi devo tutelare” scrive. C'è anche chi rivendica la necessità di ristabilire l'ordine delle priorità: “è più importante la sicurezza dell’uomo e di quanto lo circonda, o il principio puramente animalistico che un cane vale più di ogni cosa?” scrive Piero, preoccupato per “alcuni animalisti che del randagismo stanno facendo un vero e proprio business”. Un altro utente, che si firma il muto di zorro, critica la mancanza di un sistema preventivo “ci si muove solo dopo che qualcuno ci ha rimesso la vita”, dice. Infine Sator lancia una provocazione: “andiamo a correggere i cartelli – scrive – 'Benvenuto a Modica, città... dei cani randagi Killer!'”.