Riceviamo e pubblichiamo:
Il 9 giugno u.s. ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica italiana per denunciare il gravissimo fenomeno della tratta clandestina di cani randagi verso Paesi europei operata da sedicenti associazioni di protezionismo animale e da gestori di canili.
Dai documenti allegati all’esposto sopra citato risulta con certezza che, soprattutto nelle regioni del sud e del centro ma anche in alcune regioni del Nord Italia, il fenomeno del randagismo non sia prevenuto e controllato ma venga sfruttato per catturare cani che poi saranno rivenduti su un mercato nero indirizzando i randagi soprattutto verso la Svizzera e la Germania dove adottare un cane ha un costo e quindi un guadagno per i gestori di questi traffici illegali.
Risulta che alcuni animali, non più presenti in Italia, venissero tenuti sui registri dei canili e addirittura adottati a distanza truffando così ignari cittadini che alla richiesta di vedere i cani adottati subivano minacce e perfino aggressioni dai gestori dei canili che miravano a mantenere il silenzio sul fatto che molti di questi cani erano già fuori dall’ Italia o, nei peggiori dei casi, venduti ad operatori della vivisezione e della sperimentazione industriale su viventi.
È un mercato che ha basi e si sviluppa su tutto il territorio europeo rendendo così difficile le operazioni di controllo e prevenzione di queste pratiche illegali. Data la gravità della situazione e l’urgenza di intervenire per stroncare questo traffico illegale, attraverso un’ interrogazione prioritaria, ho chiesto alla Commissione europea se sia a conoscenza di questo preoccupante fenomeno e quali misure urgenti intenda adottare per contrastare questi traffici sul territorio europeo, ponendo fine a questo mercato nero che sta arricchendo malavitosi e finti animalisti che speculano sulla pelle degli animali.
on. Sergio Berlato
Deputato al Parlamento europeo
Capo Vicario delegazione italiana nel PPE
Membro Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare
Scarica il testo dell'interrogazione