Da un raffronto di Federfauna tra i dati forniti dalle associazioni animaliste sulle segnalazioni di abusi nei confronti degli animali e le effettive condanne, si apprende che su 109.500 casi segnalati, sono scaturite solo 200 condanne. Il che vuol dire che sul 99,82 per cento degli episodi segnalati, i giudici e le autorità non hanno rilevato alcun reato.
La Lav, che sul tema ha dato vita ad un osservatorio nazionale, complessivamente nel 2009 ha registrato 1693 procedimenti in 80 Procure Ordinarie per maltrattamento, uccisione e detenzione incompatibile di animali. Un dato relativo se consideriamo che l'associazione animalista è riuscita a reperire i dati riferibili solo al 50 per cento delle procure.
FederFauna stessa ha condotto un veloce sondaggio su un centinaio di operatori tra allevatori, commercianti e circhi e ne e' emerso che se quasi tutti avevano subito parecchi controlli in seguito a segnalazioni, solo qualcuno aveva subito procedimenti, pochi erano tutt'ora indagati, ma nessuno degli intervistati era stato condannato. Da qui un dato di fatto il numero dei reati accertati in tema di animali, anche se enormemente inferiore a quello che vorrebbero far credere certe associazioni, genera comunque, secono la federazione, un certo numero di condanne in grado di fruttare bei soldini alle "parti lese".
“Forse – riflette Federfauna - ormai le onlus animaliste sono cosi' tante e in continuo aumento numerico che la torta comincia a farsi piccola. Ecco perchè la corsa a promuovere e sostenere nuove leggi e regolamenti in grado di garantire non piu' giustizia ma piu' condanne e la corsa a fare tante, tantissime segnalazioni che per la legge dei numeri frutteranno piu' procedimenti”.