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La Commissione UE pensa ad una strategia sul benessere animale


lunedì 19 luglio 2010
    
Recepimento legge comunitariaLa Commissione europea ha dato il via ad un processo di valutazione rispetto alle politiche da intraprendere sul tema del benessere animale. E' importante considerare – si legge nel giornale della FACE – che all'interno di questa valutazione sono inclusi sia gli animali domestici che quelli selvatici, il che rende molto importanti le future scelte della Commissione anche per i cacciatori.

I cacciatori, così come i soggetti dell'economia rurale possono dire la loro su questa iniziativa attraverso un sondaggio on line (http://www.ghkint.com/surveys/EUPAW/) disponibile però solo in inglese.
 
I membri dell'intergruppo parlamentare Caccia Sostenibile hanno tenuto una riunione lo scorso 15 giugno, durante la quale è stata sottolineata la necessità di consentire alle comunità rurali di far sentire la loro voce nella valutazione e garantire che la Commissione rispetti la volontà del Parlamento europeo presa nella nella risoluzione del 5 maggio 2010 sulla valutazione del benessere degli animali, nonché quella del Piano d'azione 2006-2010, di non includere gli animali selvatici nei lavori della Commissione in materia di benessere degli animali .
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1 commenti finora...

Re:La Commissione UE pensa ad una strategia sul benessere animale

Bisogna intendere che cosa si vuole stabilire per benessere animale, al fine di comprendere se questi concetti che verranno perfezionati, siano in qualche modo, volti a modificare il destino finale di molte specie degli animali in questione. Che una lepre abbia tutto il diritto di vivere godendo di un habitat congeniale e favorevole alla continuazione della propria specie è totalmente condivisibile. Allora, a questo fine il suo habitat dovrà essere protetto: non si dovranno costruire troppe strade, troppe case, l’agricoltura sarà biologica le acque dovranno essere mantenute pure con l’aggiunta di decine di altri accorgimenti che tutti conosciamo e che è inutile elencare. Questo è il benessere auspicabile intendendolo riferito al diritto che ogni animale ha di vivere a casa propria. Per tanto voglio continuare a credere che da queste iniziative non si voglia poi arrivare alla disomologazione delle razze. C’è l’animale da compagnia, quello da lavoro, quello da produzione alimentare e quello da selvaggina. Se alla fine, malauguratamente, il cinghiale diventasse un animale da compagnia, voglio che gli alberghi, i campeggi, i ristoranti, le spiagge e tutte le strutture autobus compresi, non mi possano mai impedire di portarmelo dietro, per legge.

da Fromboliere 19/07/2010 12.31