Con una nota dal titolo “tagliatemi tutto ma non il mio boby!”
Federfauna critica le scelte del
sottosegretario alla salute Francesca Martini, che in questi giorni ha annunciato con orgoglio la prossima
apertura di un pronto soccorso per animali.
A fronte di una situazione drammatica per gran parte dei settori strategici dell'economia veneta dovuta alla manovra finanziaria (secondo la Cgia di Mestre i tagli su trasporti, territorio, amministrazione, assistenza sociale e settori produttivi toccano i 352 milioni di euro), gli animali (o almeno quelli del collegio elettorale della Martini) sembrano una categoria privilegiata.
E tutto questo mentre a Rovigo – sottolinea Federfauna - per rientrare nei tetti di spesa imposti dalla Regione, l'Usl 18 congela le manutenzioni, rinuncia a sostituire le attrezzature e rinvia i lavori del nuovo ospedale. “Attraverso un progetto congiunto che sto portando avanti con il Comune di Legnago e con la Ulss 21 – ha annunciato la Martini - nascerà grazie a un mio finanziamento e a risorse del territorio il primo pronto soccorso per animali".
Un interrogativo di Federfauna apre poi un'altra questione: “chissa' se saranno contenti di un pronto soccorso pubblico tutte le cliniche veterinarie già operanti su quel territorio?”.