Ha fatto molto discutere in Sardegna la proposta del consigliere regionale
Gianfranco Bardansellu del Pdl, di
sopprimere i troppi cani abbandonati in attesa di migliorare le strutture di accoglienza, educare alla sterilizzazione e punire chi abbanona gli animali. Una proposta che, come c'era da aspettarsi ha causato le
ire degli animalisti, Sottosegretario alla Salute compreso.
La Martini, come riporta questa mattina un articolo di Federfauna, si e' detta "profondamente indignata per una proposta cosi' incivile".
Eppure, fa notare la federazione degli allevatori e degli operatori di settore, "sembrerebbe anche l'Organizzazione Internazionale per la Salute Animale (OIE), alla quale aderiscono tutti i Paesi dell'Unione Europea, sul controllo della popolazione dei cani randagi non escludesse assolutamente l'ipotesi eutanasia, soprattutto se per prevenire le zoonosi (ricordiamoci che in Italia e' tornata la rabbia e che proprio la Sardegna sarebbe indenne, per ora)".
In ogni caso, spiega Federfauna, Bardanzellu, che ha spiegato essere stata la sua una provocazione, ha anche fatto sapere che un Comune della provincia di Oristano gli ha scritto per dirgli "che da loro si spendono 30mila euro all'anno per i cani randagi e 15mila euro per la mensa dei bambini." Quindi non "una totale ignoranza delle leggi" o l'intenzione di "istigare a commettere reati", come avrebbe sostenuto la Martini, ma piu' probabilmente uno stimolo perche' vengano adottati provvedimenti straordinari o per cambiare leggi che i fatti dimostrano non funzionare, quantomeno dal punto di vista costi/benefici per la collettività".