La crisi morde ed i negozianti le trovano tutte pur di far entrare dei possibili acquirenti nel proprio negozio. Sono aumentati così gli esercenti che permettono l'ingresso anche ai cani.
Secondo una ricerca dell'Aidaa condotta su 3.500 negozi di varie tipologie e 500 supermercati, dal 2005 ad oggi i commercianti che hanno accolto i cani sono aumentati del 76 per cento. Più propensi i negozi che non vendono articoli alimentari, anche se la tendenza sta coinvolgendo man mano anche i supermercati. Sul totale di 500 il divieto che era pressochè uniforme nel 2005, oggi rimane per 294 centri commerciali. Riguardo ai bar, dei 443 visitati dall'Aidaa, 124 non ammettono i cani, mentre cinque anni fa i cani non potevano entrare in ben 412. Sui 76 ristoranti presi in esame, 32 ammettono i cani rispetto ai 21 del 2005.
Le città più rigide nel complesso sono risultate quelle più frequentate dai turisti, ovvero Roma, Venezia, Firenze e Rimini, mentre la situazione è in graduale evoluzione nel resto d'Italia.
Ovviamente, anche nel caso in cui l'accesso è permesso, i padroni devono necessariamente tenere il proprio animale al guinzaglio corto e con la museruola al seguito pronta ad essere indossata su richiesta del gestore dell'esercizio o su richiesta di un cliente.