Riceviamo e pubblichiamo:
7 le Procure interessate, 29 le pagine di esposto, 462 gli allegati, 1 cd con filmati e tantissime foto, 10 le persone chiamate direttamente a testimoniare, piu' tutte quelle che vorranno sentire i Magistrati. Questi sono i numeri dell'ultimo esposto depositato da FederFauna per fatti avvenuti da fine dicembre 2008 ad oggi, sul caso dei pointer dell'allevamento Del Vento di Ravenna e sui tanti dubbi emersi in merito alla gestione del sequestro e degli animali, da parte di agenti della Forestale e di associazioni animaliste.
L'esposto, assieme ad altri numerosi atti giudiziari collegabili, tra esposti e querele depositati in questi mesi, potrebbe accorparsi in un'unica maxi inchiesta che qualcuno ha gia' battezzato "animalistopoli".
Ricordiamo tra questi l'esposto depositato a inizio giugno dall'europarlamentare Sergio Berlato, per denunciare il coinvolgimento di animalisti nella tratta clandestina di cani randagi dall'Italia verso l'estero e quello depositato a luglio dall'Associazione Cacciatori Lombardi, sempre assieme a FederFauna, in merito ai benefici economici delle associazioni animaliste onlus a fronte di loro posizioni e iniziative che ben poco avrebbero di utilita' sociale (basato anche sulle interrogazioni del Senatore Valerio Carrara). Tali atti, nel complesso, puntano a far luce su interessi economici e di potere, da parte di tante associazioni animaliste, che si celano sotto quelli sbandierati in difesa degli animali, e a denunciare reati, che per portare benefici a qualcuno, producono danni o ingiustizie per numerosi onesti cittadini e nessun reale vantaggio per gli animali.
L'annuncio dell'esposto sul caso Guberti, caso che ha generato anche diverse interrogazioni da parte di parlamentari dell'UDC, del PDL e della Lega Nord, viene dato poco prima che torni in discussione al Senato un Ddl chiamato "ratifica di convenzione europea sugli animali da compagnia del 1987", che di ratifica ha ben poco visto che le leggi italiane in oltre vent'anni hanno raggiunto e superato i suggerimenti dell'Europa, ma che propone una modifica del codice penale. Tale modifica potrebbe parificare per gravita' un reato doloso ad uno colposo nel caso del maltrattamento di animali e rendere quindi ancor piu' facile sequestrare animali di proprietà da assegnare alle associazioni animaliste, le quali potrebbero anche richiedere le spese di mantenimento (senza limite fissato) a chi ha subito il sequestro. Per quanto riguarda gli esposti, visti i numerosi nomi noti che contengono, tra i quali anche quelli di persone facenti parte della pubblica amministrazione e vista anche la pesantezza dei reati sui quali vogliono far luce, FederFauna si è già proposta di organizzare a breve alcune conferenze stampa.
Federfauna