Ha fatto discutere in questi giorni la sentenza esmessa dal tribunale civile di Milano che ha negato il diritto ad un risarcimento per danni morali al proprietario di un cane, morto sotto i ferri del veterinario. Il tribunale ha stabilito che la compagnia di un cane nella vita "non è un diritto inviolabile della persona".
La cagnolina, operata nel 2003, aveva subito una emorrargia fatale in seguito all'asportazione di un sospetto tumore, operazione consigliata al veterinario da un collega.
Il giudice della quinta sezione civile, Damiano Spera, decidendo sulla causa intentata dal legale della proprietaria, ha però riconosciuto "la responsabilità" dei due veterinari nel causare la morte perché i due non hanno fatto tutte le analisi necessarie visto che il cane era anche "affetto da sospetta neoplasia e in sovrappeso" e poi lo hanno immediatamente dimesso dopo l' operazione.