Secondo il Tg1 il testo di
ratifica della convenzione sul benessere animale passato al Senato ha soddisfatto le aspettative degli amanti dei cani solo in merito alle
restrizioni imposte sul commercio di cuccioli, stabilite su richiesta della Martini al fine di punire severamente traffici illegali dall'est europeo.
Unica macchia, viene detto nel servizio dell'edizione della sera di ieri 20 settembre, manca la parte che riguarda “la barbarie delle amputazioni”. Così il telegiornale della prima rete ha infatti definito gli interventi chirurgici praticati ad alcune razze per scopi estetici e venatori (coda e orecchie). Goliardica ma ben poco azzeccata la chiusura del giornalista, che sulle immagini del cane di Topolino dice: “immaginate Pluto senza le sue orecchie svolazzanti... non sarebbe più lui”, svelando così i veri riferimenti culturali di buona parte del mondo ambientalista nostrano: il mondo di Disney e affini.
Non a caso la Lav, associazione impegnata anche contro le cosiddette "barbarie chirurgiche", per la sua campagna contro gli abbandoni ha scelto uno dei cani più famosi: Sansone, protagonista di un recente film (patrocinato anche dal Ministero del Turismo della Brambilla) che ripropone le avventure del celebre fumetto. Utilizzando l'immagine del simpatico cagnolone, alla Lav forse è sfuggito che Sansone altro non è che un alano con le orecchie amputate, come prevedono i canoni della razza. La gaffe non è invece sfuggita ai redattori di Diana che nel numero del 9 settembre titolava “ha le orecchie tagliate il testimonial animalista” e si domandava “ma la Lav se n'è accorta?”.