Il
traffico di cuccioli dall'est Europa è un argomento ripreso a più battute dalla stampa, che, forte del clamore anche politico sulla questione, si lascia spesso andare a sensazionalismi d'ogni sorta.
Federfauna intanto annuncia che si costituirà parte civile nel procedimento contro gli autori del carico illegale di cuccioli di cane, che e' stato bloccato e sequestrato sull'A1 dalla polizia stradale di Pian del Voglio poco dopo le 13 di sabato e denuncia alcune "inesattezze" diffuse dalla stampa. Non è vero per esempio che sia "quattro mesi di vita, il limite previsto dalla legge per il trasporto e la vendita degli animali". Il Regolamento (CE) 998/2003 - scrive Federfauna - fissa il limite a tre mesi per gli scambi di cani tra Paesi dell'Unione Europea e l'Ordinanza 6 agosto 2008 del Ministero della Salute, fissa il limite a due mesi per la vendita di cani nati e registrati in Italia".
Non e' corretto poi parlare di animali "stipati in piccoli contenitori" o parlare di "gabbie piccolissime": sono commenti soggettivi che nulla hanno a che vedere con i dettami ben precisi del Regolamento (CE) 1/2005 che norma per l'appunto la "protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate".
Secondo Federfauna poi non sarebbe vero che i paesi dell'est vendano sempre cuccioli a prezzi bassissimi. Pur piu' bassi di quelli italiani, sono decisamente piu' alti (non c'e' nessuno in Ungheria che regali il mangime) di quelli dichiarati dalle associazioni animaliste, che devono far scandalo per attirare consenso e soldi.
Infine, sottolinea Federfauna. è piuttosto difficile che i due autori del carico illegale siano stati "denunciati per (...) traffico illecito di animali" perche' il reato di "traffico illecito di animali" non e' ancora presente nel nostro ordinamento giuridico, ma vuole essere introdotto con un ddl ancora in discussione in Parlamento. Tale ddl pero', pur contenendo questo provvedimento giusto e condiviso da FederFauna, colpisce solo i traffici palesemente commerciali e non quelli travestiti da opera pia (leggi staffette ed adozioni internazionali). Per di piu', contiene anche misure che permettono alle associazioni animaliste di trarre profitto sia dagli animali sequestrati che dalle eventuali sanzioni, ed e' percio' fortemente osteggiato dagli operatori onesti.