Un attacco ai magistrati, così Federfauna definisce l'uscita di Stefania Piazzo (seguace della Martini e portavoce animalista), che sul quotidiano leghista La Padania chiede alla categoria dei giudici di “dire con chi stanno” e di schierarsi cioè a favore delle varie iniziative intraprese nel contrasto dei reati nei confronti degli animali. L'occasione è la presentazione del convegno di Perugia La tutela giuridica degli animali e la legge 20 luglio 2004, n°189, ovvero, spiega Federfauna, "unico esempio in Italia e forse nel mondo di legge che consente ad un soggetto, oltretutto privato, di trarre vantaggio economico diretto nel denunciare un reato".
“Il sottosegretario con delega alla medica veterinaria – scrive la Piazzo - vuole dare un nuovo segnale e chiedere che nel nuovo che avanza il partner indispensabile, al fianco del ministero e dei Nas, sia la Magistratura”.
Federfauna ricorda che il principio di indipendenza, imparzialità e terziet�della Magistratura è consacrato dalla Costituzione della Repubblica Italiana e che quindi “i giudici sono soggetti soltanto alla legge" e aggiunge: "scrive La Padania: "Il ministero della Salute apre il dialogo con l'anello mancante: la magistratura." Ma l'anello mancante di che?! Una Magistratura schierata sarebbe comoda per coprire il traffico dei randagi, le morti e sparizioni di animali sequestrati ed altre sporche speculazioni connesse all'animalismo?".