In alcuni prodotti alimentari per cani sono state rinvenute tracce di melamina, la stessa sostanza del latte cinese di cui si è tanto parlato in questi ultimi giorni, responsabile dell'avvelenamento di migliaia di bambini. L'istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte ha riscontrato la presenza della sostanza nociva in alcune scatolette di cibo per cani e gatti. Due prodotti sui 145 prelevati sono infatti risultati positivi alle analisi ed è subito scattata da parte della procura di Torino l'apertura di un'inchiesta. Si tratta di un vero atto criminale, la melamima viene infatti aggiunta appositamente in alcune farine per aumentare in modo fittizio il contenuto proteico degli alimenti. Il procuratore Raffaele Guariniello di Torino ha ordinato in questo senso una serie di controlli a tappeto che si aggiungeranno a quelli predisposti dal ministero della Salute in tutta Italia già da maggio del 2007, voluti dalla Commissione Europea in seguito alle prime truffe accertate negli Stati Uniti nel 2006, in seguito all'importazione dalla Cina di partite di farina di mais e frumento contaminate.
(La Stampa)