Sono considerati abusi edilizi e devono essere abbattuti. Questo il senso degli avvisi di notifica inviati dal Comune di Follonica ai molti cacciatori che hanno costruito apposite tettoie nelle proprie tenute di campagna per riparare i propri cani da caccia. L'avviso è chiaro: se non si provvederà alla demolizione delle strutture, al momento di un nuovo controllo da parte della Municipale, scatteranno le confische dei terreni.
Una decisione che appare spropositata ai cacciatori che ora minacciano una manifestazione pubblica davanti al Municipio (insieme ai loro cani) per chiedere all'amministrazione di tornare sui suoi passi. A prendere le difese dei cacciatori intanto c'è Simone Turini, capogruppo del Pdl in consiglio comunale. “La consideriamo – dice – una scelta infelice, punitiva e ai limiti dell’accanimento nei confronti di chi ha la sola colpa di possedere un piccolo appezzamento e di voler tenere con cura i suoi cani. La scelta pare si identifichi con l'intenzione di ristabilire il pubblico “decoro” alle porte della cittadina. “Crediamo che esistano altre vie per coniugare il decoro, che è un valore, al fatto di far stare bene anche i cani” risponde Turini.
Ma per Turini il fatto conferma il fatto che il sindaco Eleonora Baldi guarda con fastidio ai proprietari di orti e aree agricole visto che secondo il Regolamento urbanistico ha stabilito di fissare come limite minimo, in assenza del quale non è possibile realizzare piccoli annessi agricoli, quello di essere proprietari di almeno un ettaro di terra. Una contraddizione, a detta del Pdl: "Il sindaco sa benissimo, perché le indagini preparatorie al Regolamento lo avevano evidenziato, che a Follonica la stragrande maggioranza dei lotti di terreno agricolo ha una superficie al di sotto dei 2mila metri quadrati". |