Durante la puntata di venerdì scorso a Unomattina su Rai1 si è parlato dei traffici di animali da parte delle associazioni animaliste. Ospite in studio, l'avvocato Massimiliano Bacillieri ha spiegato - riferisce Federfauna - come ci siano associazioni animaliste che percepiscono soldi dalle Amministrazioni per mantenere i cani randagi all'interno dei canili, oltre che sotto forma di contributo, da persone che adottano gli animali.
"Animali che magari - si legge nella nota della Federazione - nei canili non ci sono piu', perche' le stesse associazioni animaliste li esportano all'estero e li vendono, talvolta addirittura a laboratori di sperimentazione, per ricavarne altri soldi".
Dopo il responsabile dell'ufficio legale di FederFauna sono intervenuti Cristina Avanzo del Nirda e Federico Coccia, veterinario, già consulente del Ministero della salute molto vicino al sottosegretario leghista Francesca Martini. Dai due per Federfauna si sono sentiti i soliti discorsi stereotipati sul traffico dei cuccioli dall'Est, con riferimento ai numeri prodotti proprio da associazioni animaliste e nemmeno un accenno ai business che dietro la parola "animalista" si celano.