Un'ordinanza per costringere tutti i locali pubblici a permettere l'accesso agli animali domestici. E' l'ultima trovata animal friendly del Ministro Brambilla, che dopo aver lavorato per facilitare l'accesso al bagnasciuga degli amici a quattro zampe e per incentivare una degna offerta turistico – ricettiva, presenta ora un testo prototipo di ordinanza da applicare a macchia d'olio grazie alla collaborazione delll'Anci, a cui è stata per il momento solo sottoposta. Ogni comune così si troverebbe a dover disporre il libero accesso per cani e gatti “a tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, compresi gli uffici pubblici, i giardini e i parchi”, al guinzaglio e se occorre anche con la museruola, accompagnati dal proprietario o altro detentore, fatto obbligo per lo stesso di raccogliere prontamente le eventuali deiezioni sparse dalla bestiola.
Le norme valgono anche per il trasporto pubblico e non escludono certo ristoranti o negozi alimentari. Gli esercenti che vorranno opporsi dovranno faticare un bel po' per ottenere l'esenzione presentando regolare richiesta scritta alle autorità competenti purchè sia motivata “sulla base di concrete esigenze di tutela igienico sanitaria sussistenti nel caso di specie“.
Sia la Brambilla che le associazioni animaliste puntano sul fattore crisi: agli esercenti si dice cioè che facendo entrare anche chi non sa dove lasciare il proprio cane, potranno vedere aumentare i propri affari. Chissà, forse succederà esattamente il contrario visto che sono in molti ad avere vere e proprie forme di fobia o allergie più o meno gravi. Tanti saranno quelli poi che semplicemente si rifiuteranno di entrare in ristoranti dove è possibile assistere alla raccolta delle deiezioni degli animali mentre si sta mangiando in rilassatezza. Immaginiamoci poi che problema di ordine pubblico possano diventare i locali pieni zeppi di animali che non sempre vanno d'amore e d'accordo (soprattutto cani e gatti, che si sa, sono da sempre acerrimi nemici). Ciò che fino ad ora è stato affidato al buon senso, vuole essere sottoposto ad obbligo di legge. Unico dettaglioi: per offrire diritti agli animali, se ne tolgono inevitabilmente agli uomini.