La III Commissione provinciale di Perugia ha approvato alcune variazioni sul regolamento che disciplina la costituzione e le modalità di funzionamento delle zone per l'addestramento dei cani da caccia e per le gare cinofile di tipo A, B e C. Secondo le modifiche “Le zone di tipo B di norma possono essere costituite su terreni non utilizzati per coltivazioni intensive ed in aree di particolare interesse faunistico. Per le zone superiori a 30 ettari è necessaria la preventiva autorizzazione nel piano faunistico venatorio provinciale. È possibile la costituzione di dette zone all’interno di ambiti protetti pubblici (zone ripopolamento cattura, oasi di protezione, parchi regionali o nazionali e demanio regionale) se tale attività non contrasta con le esigenze di gestione e conservazione faunistica dell’area individuata e non provoca danni alle attività agricole”.
“Se la zona da costituire ricade all’interno di ambiti protetti pubblici – recita un altra modifica al comma 3 dell'articolo 11 - , è necessario allegare il parere favorevole dell’organismo preposto alla gestione dell’ambito. In tale caso non si applica il temine del 30 novembre per la presentazione della domanda”.
Il consigliere Franco Granoccchia (Idv) ha proposto un’ulteriore modifica dell’articolo 7 comma 3 suggerendo che relativamente alle zone di ripopolamento e cattura, il periodo di divieto vada dal 15 aprile al 15 agosto. Inoltre un’altra modifica dovrebbe essere fatta aggiungendo articolo 11 comma 3 che, per quanto riguarda le zone di ripopolamento e cattura, tale parere venga rilasciato dal comitato di gestione della zona”.
Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) ha affermato “Credo che queste modifiche siano utili e giuste, apprezzo molto il lavoro fatto dai tecnici della Provincia” mentre Giampiero Fugnanesi (CI) ha detto “siamo andati incontro alle esigenze del territorio riuscendo a mettere intorno ad un tavolo tutti gli enti interessati e la soluzione è arrivata. Utilizzare le zone di ripopolamento e i parchi per fare gare cinofile è un ottimo volano anche per il turismo visto che gli appassionati di gare di cani da seguito e da ferma sono tanti a livello locale e Nazionale”. Gianfranco Becchetti (Pd) ha espresso la perplessità che “queste gare portino gli animali ad andare verso i confini delle zone di ripopolamento e che magari escano dai recinti creando problemi ai terreni adiacenti posti a coltura”. Luca Baldelli (Prc) in chiusura ha chiesto di verificare che le zone individuate per le gare siano lontane da insediamenti umani.