Dopo l'ennesimo furto di un'intera muta di cani da cinghiale ai danni di un cacciatore, si fa largo l'idea di organizzare apposite ronde per disincentivare i ladri e magari coglierne qualcuno sul fatto. Lo ha anticipato il presidente della Federcaccia di Follonica, Roberto Pacenti, spiegando che nei prossimi giorni riunirà il direttivo dell'associazione, con lo scopo di cercare insieme una soluzione affinchè si possa mettere fine alla lunga serie di furti di questo genere che sta riguardando da tempo la campagna grossetana. La vigilanza del territorio, soprattutto notturna, è però un'operazione tutt'altro che facile, visto che il territorio è assai vasto e che i ladri non sono affatto improvvisati, probabilmente agiscono su commissione prendendo solo i cani più preziosi per poi probabilmente rivenderli fuori regione tramite un'organizzazione capillare.
“Evidentemente qualcuno commissiona ai ladri gli esemplari - conferma Stefano Biagini, cacciatore e allevatore follonichese sul quotidiano La Nazione -: in questo modo non c’è bisogno di perdere tempo a addestrare i cani, sono già preparati per la caccia”. L'allevatore chiede da tempo all'amministrazione comunale di intervenire sulla norma che consente la realizzazione delle cucce ma solo senza copertura. Per questo Biagini ha dato il via a una raccolta firme: al momento le sottoscrizioni hanno superato quota 200 e presto saranno depositate in municipio. Intanto la prossima settimana i rappresentanti di Federcaccia e Arcicaccia incontreranno il consigliere comunale Andrea Pecorini, proprio per tentare di trovare una soluzione al problema.
(La Nazione)