E' ancora aperta la diattriba sui cani rinselvatichiti che abitano i boschi tra Scanno e Villalago, entro i confini del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise responsabili di un attacco ad alcuni orsi marsicani e ad altri selvatici. C'è chi spinge per l'abbattimento, come il consigliere comunale di Scanno, Eustachio Gentile, che negli scorsi giorni è stato accusato di comportamento istigatorio al maltrattamento degli animali dalla presidente dell'Enpa Carla Rocchi.
In risposta alle accuse, Gentile riporta uno stralcio dell'art. 14 della Legge Regionale n. 86 del 1999, "qualora la cattura dei cani vaganti inselvatichiti non sia possibile e vi sia comprovata pericolosità per l'uomo, per la fauna selvatica e per il patrimonio zootecnico, il Servizio Veterinario della ASL provvede anche ricorrendo ad opportune convenzioni al loro abbattimento utilizzando metodologie e mezzi tali da infliggere la minor sofferenza possibile agli animali, previa ordinanza del Sindaco ai sensi dell'art. 38 della legge 142/90".
(Agi)