Tempo fa veniva utilizzato soprattutto per la ricerca del selvatico ferito, oggi il bloodhound, anche detto cane di Sant'Uberto, è alla ribalta della cronaca per il suo frequente impiego nella ricerca di persone scomparse.
Il suo fiuto eccezionale è degno di qualche approfondimento anche e soprattutto ai finii venatori. E' detto cane molecolare perchè in grado di individuare e memorizzare la molecola dell'odore e capace di riconoscerla a distanza anche di giorni seguendo tracce inconfondibili. Grazie alle qualità olfattive di gran lunga superiori rispetto alle altre razze, il bloodhound è un ottimo segugio da pista. Di corporatura robusta, si adatta facilmente ad ogni tipo di clima e ad ogni ambiente anche se la sua mole importante non gli permette di esplorare i terreni più impervi.
Da poco è utilizzato dalle forze dell'ordine di diversi paesi. Anche in Italia il Cnsas Italiano (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) e la Protezione Civile lo hanno scelto per il salvataggio di persone scomparse o sepolte sotto detriti e neve.