Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di una nuova ordinanza lo scorso 15 maggio, il Ministero della Salute ha modificato l'Ordinanza del 3 marzo 2009 sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. Nel testo è stata inserita anche una disposizione che vieta interventi non curativi nei cani (taglio della coda e delle orecchie) anche per le razze riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, come invece concesso dalla precedente formulazione.
Recependo la Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata dall'Italia il 4 novembre 2010, la norma vieta infatti tutti gli interventi chirurgici “destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi”. L'intervento "non curativo" sarà consentito solo se il veterinario dovesse considerarlo "necessario sia per ragioni di medicina veterinaria sia nell'interesse di un determinato animale". Un altro comma allo stesso articolo vieterà anche l'esposizione (oltre alla vendita, già vietata) degli animali sottoposti al taglio di orecchie o coda.
L'efficacia dell'ordinanza 3 marzo 2009, per effetto del nuovo testo, è differito di 24 mesi da oggi. Il testo è espressione della nuova politica intrapresa dal Sottosegretario Martini, che in questa e in altre occasioni, ha ricevuto il plauso delle associazioni animaliste.