Per il Ministro Brambilla l'offerta turistica del nostro paese deve soprattutto rispondere alle esigenze dei viaggiatori con cane e gatto al seguito. E' l'oggetto dell'iniziativa “turisti a quattro zampe" rilanciata con vigore per il secondo anno dalla Brambilla per “sostenere le nostre imprese”, visto che in media una famiglia su tre possiede un animale da compagnia. ''Semplificare e rendere più facile la vita dei cittadini – ha detto la Brambilla – è un dovere per chi governa ma le esigenze dei milioni di amanti degli animali, che vogliono vedere rispettati i loro diritti, sono state incredibilmente ignorate per troppo tempo''.
''Anche per questa ragione, con la consapevolezza di essere il primo ministro della Repubblica a mettere il tema nella propria agenda di governo, ho voluto farmi interprete delle loro aspettative, in quella che considero una vera e propria battaglia di civiltà. Non dimentichiamo che garantire e migliorare l'accoglienza dei turisti con animali al seguito - conclude - aiuta anche a combattere l'orribile e crudele pratica dell'abbandono, che coinvolge ancora migliaia di poveri animali ogni anno''.
Chissà se le migliaia di aziende del settore che puntano ogni anno sulle grandi risorse di questo paese: arte, cultura, storia, mare e buona tavola in primis, si ritengano soddisfatti delle campagne a senso unico del Ministro, molto Animal Friendly ma poco altro. Secondo un recente studio realizzato dall'Istituto di Ricerca SRM in collaborazione con l'Istat, l'Italia attualmente, pur avendo risorse nettamente superiori a qualsiasi altro paese europeo, riceve meno turisti di Francia e Spagna. Le previsioni al 2021 non sono floride ed evidenziano che se l’Italia manterrà le attuali dinamiche di crescita nel comparto turistico vi sarà il rischio di una perdita di competitività a favore di altre aree geografiche più dinamiche nell’offerta turistica. Questo la Brambilla lo saprà?