"Poco importa quali siano oggi le priorità per la stragrande maggioranza dei Cittadini Italiani". Così Federfauna riferisce della ventilata volontà eplicitata da Gianni Mancuso del Pdl di portare le norme sul randagismo nella cosiddetta "
Sede deliberante" della Commissione, procedura che permette di legiferare su un testo condiviso senza passare per l'Aula".
Una via molto discutibie e ben poco democratica (è una di quelle norme traghettate tali e quali dal fascismo) in quanto pone davanti al rischio non certo esiguo di assumere decisioni unilaterali che possano confliggere con gli interessi della collettività.
"Poco tempo fa - scrive Federfauna - durante un incontro tenutosi presso la sede del PD, si e' avuta conferma che in quel cosiddetto "testo unificato", alcune parti del "testo del Governo fortemente voluto dalla sottosegretaria Martini" (e dalla lobby animalista) erano state inserite con una "forzatura". Parliamo soprattutto di ordinanze, ovvero provvenimenti sottoscritti da una sola persona, tra l'altro palesemente schierata. Oggi si viene a sapere anche che, in un momento cosi' delicato per gli Italiani, pur di far approvare una legge che sembra fatta apposta per contrastare le attivita' con animali cheproducono una sana economia e per dare invece ampio spazio a quelle pagate con le tasse dei Cittadini, dalle quali provengono gran parte delle entrate della lobby animalista, c'e' addirittura chi vorrebbe escludere del tutto il Popolo Sovrano".