“Non mi pare che l’azione di un testo base corrisponda all’approvazione con un blitz dello stesso; al contrario
, si riparte da capo con una ulteriore fase emendativa nel cui ambito ognuno dei membri della commissione potrà esprimersi liberamente ed apportare il proprio contributo”. Così l'On.
Gianni Mancuso (Pdl), relatore del testo sulle nuove norme in materia di animali d'affezione, prevenzione randagismo e tutela dell'incolumità pubblica, risponde alle osservazioni dell'On.
Sergio Berlato in una lettera inviata ai parlamentari, come due giorni fa aveva fatto lo stesso Berlato.
"L’On. Berlato - ribatte Mancuso - parla di “effetti negativi”, ma soprattutto scrive che ci sono “interessi privati”, “spese ingentissime” e di “pressioni dal mondo animalista”. “Evidentemente – spiega Berlato non ha letto il testo in oggetto e si è basato, lui sì, sulle pressioni che il settore delle attività economiche del mondo degli animali ha esercitato, temendo, in modo ingiustificato, di essere danneggiato da questa futura normativa”.
Mancuso spiega che sono tre i punti trattati dalla riforma: l'attualizzazione della 291/91, Visto il gran numero di animali domestici e randagi nel nostro paese (7,5 milioni i gatti, 7 milioni i cani + mezzo milione di randagi), per Mancuso quello che si sta trattando è un fenomeno socialmente rilevante, che non viene trattato con le giuste attenzioni nelle varie regioni italiane. “Lo sforzo del testo di cui Ti parlo sarebbe quello di portare ad un livello minimo le realtà più arretrate del nostro paese, a fronte di una sensibilità zoofila che negli italiani cresce lentamente, ma inesorabilmente”.
“Per quanto riguarda la penuria di risorse – così risponde Mancuso all'osservazione di Berlato - le regioni decideranno se vorranno investire le risorse per cercare di risolvere definitivamente il fenomeno del randagismo o aiutare persone anziane o disabili che appartengono a fasce socialmente svantaggiate, ad affrontare le spese veterinarie per il proprio animale”.
Spulciando sulla rete risulta che Gianni Mancuso sia un noto esponente animalista, molto vicino alle associazioni più agguerrite, come la Lav. Sul sito ufficiale della Lav risulta infatti che si tovava all'inaugurazione della nuova sede nazionale dell'associazione in veste di rappresentante del gruppo animal friendly del Pdl. Per inciso, Mancuso è anche tra i firmatari del progetto di legge per l'abolizione dell'articolo 842 della 157 (accesso ai terreni privati da parte dei cacciatori).