E' significativa la flessione registrata sulla piaga dell'abbandono lo scorso anno (129 mila cani contro i 150 mila degli anni precedenti), ma i casi rimangono comunque troppi, anche per le conseguenze su un altro fenomeno altrettanto preoccupante, quello del randagismo.
L'estate è da sempre la stagione più colpita, visto che in molti si liberano del proprio animale domestico pur di non avere scocciature in vacanza. Ma il problema permane tutto l'anno, aggravato dalla crisi economica che spinge diverse persone ad eliminare i costi dovuti al mantenimento dei propri animali. Alcune persone hanno ragioni ben più futili, come quelle che spingono a prendere un cane della stessa razza sfoggiata dai vips, per poi abbandonarlo quando passa la moda del momento.
La flessione dello scorso anno si deve soprattutto all'adozione obbligatoria del microchip identificativo e all'istituzione di un'anagrafe canina nazionale, che rende più facile l'identificazione dei responsabili. Per l'abbandono si rischia fino ad un anno di galera e fino a 10 mila euro di multa.