E' stato tutto un equivoco. L'Enci
non si è opposto al ricorso promosso davanti al Tar del Lazio dal Dr
Luigi Nerilli e da altri numerosi sodalizi e singoli allevatori contro l'ordinanza del 22 marzo 2011 rispetto al
divieto assoluto di caudotomia. A dirlo è il Presidente dell'Ente italiano della cinofilia,
Francesco Balducci, che in una nota pubblicata sul sito dell'Enci smentisce in maniera categorica le insistenti voci sul tradimento dell'ente nei confronti di chi chiede la tutela degli standard di razza.
"La notizia - scrive Balducci - trae origine dalla circostanza che nel sito internet del TAR Lazio l'ENCI è qualificato come "resistente". Ma "tale qualifica è dovuta ad una evidente imprecisione del sistema informatico in uso presso il Tribunale amministrativo".
Nessuna intenzione quindi di resistere al ricorso, del quale, anzi, scrive Balducci, l'Enci "comprende perfettamente le ragioni, che per propria funzione instituzionale è impegnato a far valere nelle sedi opportune preseguendo lo scopo di ottenere un provvedimento che, una volta per tutte, risolva la questione con il riconoscimento delle esigenze di tutela della salute animale che sono alla base delle istanze cinofile".
(23/08/2011)
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