Un oro un argento e un bronzo costituiscono il bottino conquistato in mezzo alle felci alte della sterminata foresta aquitana. Fra il tintinnio dei bubboli e le eleganti evoluzioni dei caprioli la
5a Coppa del Mediterraneo, che si è corsa a Cazalis, nella Regione dell’Aquitania dall’11 al 12 ottobre, è stata caratterizzata principalmente dalla insolita conformazione del terreno e dalla vegetazione di questo spicchio di Francia. In effetti, la sterminata foresta artificiale (la più grande distesa boscosa di tutta Europa, vasta oltre un milione di ettari!) che l’uomo ha interamente piantumato nel XIX secolo per bonificare gli acquitrini sabbiosi e insalubri della Gironda, ha rappresentato un terreno di gara estremamente severo e insolito, tanto per gli atleti quanto per i loro ausiliari; entrambi avvezzi a ben altre condizioni ambientali.
Ma il fascino di ogni competizione internazionale sta proprio in questo incessante cambiamento di scenari che mette a dura prova non solo le capacità tecniche e atletiche dell’uomo ma anche l’intelligenza e l’adattabilità dei cani. Più che mai, quindi, fra le felci alte e l’erica di Cazalis, si è resa necessaria un’azione avida, continua e senza cali di ritmo; con una cerca che si è dovuta adattare al terreno da esplorare. Gli ausiliari – ben collegati e guidati con la massima accortezza e senza troppi fischi e richiami – hanno dovuto dimostrare di saper cercare la selvaggina a seconda dell’ora del giorno e delle diverse condizioni climatiche.
In più, nella sabbiosa foresta francese che nonostante un’attività venatoria pressoché ininterrotta è piena zeppa di caprioli e cinghiali, si sono dovute rispolverare le tradizionali “bronzine” che hanno riempito di rintocchi il sottobosco, a volte era impenetrabile, e reso ancora più ostile dall’intenso odore di resina. Infine, a rendere il tutto ancora più complicato, ci si sono messi anche i fagiani, pedinatori ostinati e poco propensi al volo. Fortunatamente, l’esperienza e la capacità di adattamento dei nostri conduttori hanno fatto sì che quasi tutti gli ausiliari si adeguassero abbastanza bene alle condizioni ambientali, davvero inusuali per alcuni di loro, anche se perfettamente plausibili per la normale attività venatoria. Stavolta, a contendersi l’ambito trofeo internazionale sono arrivate in Francia 12 Nazioni: Francia, Italia, Olanda, Svizzera, Portogallo, Norvegia, S. Marino, Germania, Serbia, Svezia, Danimarca e Grecia, con la giustificata assenza di Croazia, Slovacchia e Slovenia e la sorprendente defezione della pur limitrofa Spagna. Entrambe le giornate si sono articolate su due batterie di Continentali e due di Inglesi, secondo un sorteggio “completo”, effettuato cioè con una formula insolita per le prove internazionali.
1° Giorno di gara
Contrariamente alle previsioni, le difficoltà ambientali sembrano penalizzare più i Continentali che gli Inglesi. Boschi con Tommy non riesce ad ottenere un punto valido e Lascialfari, con Mito che lascia un fagiano, viene addirittura eliminato. Anche Scarpecci viene eliminato perché Kayen sfrulla un fagiano. Goffi che ha preferito non mettere il campano a Valor per l’evidente difficoltà del cane, si trova particolarmente a disagio in un terreno così coperto: il compagno di coppia ferma e risolve un fagiano. Dopo la conclusione, a pochi passi si trova anche Valor fermo ma ...troppo tardi. Forse, con il campano l’azione sarebbe stata più chiara e l’esito diverso.
Le cose vanno molto meglio per i Conduttori degli Inglesi. Sorsoli conduce bene Derk che si produce in una buona prestazione. I due cani vengono trovati fermi ma è il Conduttore Portoghese che conclude avendo il cane davanti. A Sorsoli non viene concesso il punto perché il cane viene considerato in consenso. Pardini porta Era Ora a concludere, con un punto preso in bello stile di razza, un’azione condotta con grande autorità. La supposizione di un’alta qualifica si concretizza a fine gara con un CAC che diventa CACIT perché nella seconda batteria non c’è CAC. Pianigiani porta Juan a concludere un bel turno con un punto valido. Ci sono le speranze di una buona qualifica ma si tratterà “solo” di un 1° ECC. Gli verrà negata la massima qualifica per un intervento troppo brusco effettuato su Juan all’involo del fagiano. Meoni con Lotar incappa nel trascuro di un fagiano con il compagno di coppia e viene eliminato. La prima giornata si conclude, però, con un bottino di 20 punti che mette la Nazionale in posizione davvero ottima, almeno sul fronte “britannico”.
2° Giorno di gara
Nella seconda giornata, stessa formula di sorteggio completo, con alcune conseguenze non proprio piacevoli. Alcuni conduttori si trovano con i loro soggetti in due batterie diverse, altri sugli stessi terreni del giorno precedente e, soprattutto, Pardini e Pianigiani (i migliori risultati del giorno precedente) si trovano nella stessa batteria rispettivamente al 4° e 3° turno. Unico cambiamento: ai Giudici vengono assegnate razze diverse.
I nostri Continentali continuano a soffrire le condizioni del terreno dimostrando la poca dimestichezza con il campano, anche se le difficoltà sembrano minori rispetto al primo giorno. Boschi riesce a portare Tommy alla conclusione di un punto valido poi, però, lascia a tergo un fagiano, insieme al compagno di coppia, e viene eliminato. Lascialfari conduce Mito a bloccare un fagiano che si sottrae di pedina e nonostante una lunga guidata non riesce a farlo volare e non ha nel prosieguo del turno altra opportunità. Goffi con Valor, in coppia con un Langhaar olandese, parte bene su un terreno a lui confacente. Dopo la buona risoluzione di un fagiano da parte del compagno di coppia, Goffi riesce a portare Valor al punto ma il fagiano si mette a pedinare fino ad entrare in un fossetto, impedendo alla breton di concludere. Nel frattempo, il cane olandese ha un malore e il turno viene terminato. Goffi dovrebbe, a rigor di logica e di …regolamento, completare ma i Giudici ritengono il turno finito. Scarpecci conduce Kayen a finire un bellissimo turno ma la selvaggina è latitante. Viene richiamato in coppia con una ragazza norvegese e la sua Munsterlander. Anche in questa occasione si assiste ad una bella prestazione ma senza alcun risultato pratico. Nessun fagiano viene reperito dai due cani. Purtroppo la fortuna in questa giornata non ci ha aiutato. I nostri Conduttori e i loro ausiliari hanno certamente fatto meglio del giorno precedente ma il risultato non è cambiato.
Non ci resta che contare sugli Inglesi per andare sul podio. Meoni sgancia Lotar che si produce in due arresti, giustificati però da caprioli visti in movimento. Rilanciato, si aggiudica un bel punto su due fagiani risolto correttamente. Meoni, preoccupato di non sciupare quanto fatto, interviene un po’ bruscamente sul cane e questo lo fa scivolare in classifica ma la qualifica di Molto Buono può essere importante nel punteggio finale. Sorsoli torna raggiante dal turno. E’ convinto di aver fatto con Derk una bella prestazione e si aspetta una qualifica importante. Dovrà accontentarsi, invece, di un 2° ECC. dietro il francese Rualt e la setter Aline che, al richiamo, si aggiudica il punto. La batteria vede un 1° ECC. CAC, un 2° ECC. e un 3° MB. A conti fatti, la RIS. CAC a Derk avrebbe potuto essere tranquillamente rilasciata come di solito avviene.
Nell’altra batteria, Pianigiani sgancia Juan in coppia con il francese Pinel e la sua pointer Napp, un cliente pericoloso perché ha al su attivo la RIS. CACIT del giorno precedente. Juan ferma nel minuto ma non risolve. Rilanciato si dimostra nervoso e va, di nuovo, a bloccare nello stesso punto senza esito. Il turno è parzialmente compromesso ma Pianigiani si salva portando il cane ad ottenere un punto la cui risoluzione è vista fortunatamente da Mme De Lavallaz. Il francese non ha fatto grandi cose e la pointer si è sottratta talvolta alla vista del conduttore e dei Giudici ma verrà richiamata e a Pianigiani viene assegnato il 3° ECC.
Pardini con Era Ora si gioca la medaglia d’oro individuale forte del Cacit del giorno prima. Il terreno a disposizione non è male, ma il cane è poco concentrato e sembra cercare il vento che in quella valletta ricoperta di erica non c’è. Scende il versante e risale l’altro lato. Si ferma indeciso, Pardini lo tocca con il fischio e alla ripartenza investe un fagiano che forse aveva avvertito ma non con sufficiente sicurezza. Stessa sorte capita al compagno di coppia.
Il verdetto definitivo si avrà al termine del richiamo del francese Pinel, in coppia con Pezzotta che conduce un cane svizzero. Purtroppo per noi il conduttore francese ha la meglio sull’elvetico e si aggiudica l’oro individuale proprio sul filo di lana, lasciandoci la grande soddisfazione di un oro a squadre grazie ad una splendida prestazione collettiva che ha visto tutti e quattro i nostri conduttori in classifica.
Comprensibilmente soddisfatti, ma anche un po’ amareggiati per la prestazione dei Continentali e per la mancata conquista dei due metalli più pregiati con gli Inglesi, il vice presidente Domenoco Coradeschi, capo delegazione e il selezionatore Luigi Bravi, si sono comunque complimentati con gli atleti sottolineando la loro sportività e ringraziandoli, anche a nome del presidente Felice Buglione e di tutto il Consiglio Federale, per essere riusciti ad incrementare il palmares internazionale della Fidasc con altre tre prestigiosissime medaglie.
CLASSIFICHE FINALI
Individuale Continentali
Medaglia d’oro: Josè Condado con Palamalmens Eto’o - EB - Olanda - P.ti 19
Medaglia d’argento: Josè Matos - Karim Da Quinta Do Merinho - K - Portogallo - P.ti 19
Medaglia di bronzo: Jorge Picarra - Aron De Saboya - K - Portogallo - P.ti 18
Individuale Inglesi
Medaglia d’oro: Julien Pinel - Nabb Britney - PT - Francia - P.ti 23
Medaglia d’argento: Pianigiani Stefano - Pianigianis Juan - ST - Italia - P.ti 15
Medaglia di bronzo: Pardini Paolo - Era Ora di Boccadarno - PT - Italia - P.ti 12
Squadre Continentali
Medaglia d’oro: Portogallo: Josè Matos - Jorge Picarra - P.ti 37
Medaglia d’argento: Olanda: Josè Condado - Theo Carbijn - P.ti 27
Medaglia di bronzo: non assegnata
Squadre Inglesi
Medaglia d’oro : Italia: Pianigiani Stefano - Pardini Paolo - Meoni Piero - Sorsoli Pierluigi
P.ti 38 4 cani in classifica
Medaglia d’argento: Francia: Pinel Julien - Ruault Philippe - P.ti 38 - 3 cani in classifica
Medaglia di bronzo: Norvegia: Robert Gill - Kijell Enberget - P.ti 19
L’Ufficio Stampa FIDASC