È il più bello tra i retrievers e anche questo fatto ne ha condizionata la diffusione, particolarmente ridotta rispetto ai Labradors. Un po’ come è successo per il Setter Irlandese: al sempre più limitato uso venatorio, a corrisposto un aumento di soggetti tenuti per compagnia. Sulle origini del Golden esiste un ipotesi di Fiorenzo Fiorone, famoso cinologo e cinotecnico, che pur essendo abbastanza particolare, non può essere ignorata. Sembra quindi che a metà ‘800 Lord Tweedmouth abbia acquistato alcuni cani da pastore provenienti dal Caucaso, e siccome l’acquisto sarebbe stato fatto da un circo, pare ci siano state non poche difficoltà di verifica dei fatti. Sia come sia, il nobile inglese, con il solito spirito di appassionato allevatore, con incroci in consanguineità e robuste immissioni di sangue eterogeneo, riesce a fissare i caratteri di razza. Ne è risultato un cane robusto e armonioso, attivo, possente e con buon movimento. Intelligente e molto sicuro di se, ha carattere docile e una espressione particolarmente dolce. L’aspetto è di un cane attivo e forte, con testa ben proporzionata, cranio giustamente largo e stop ben marcato. Tartufo scuro; mascelle forti con dentatura a forbice; occhi scuri; orecchie non grandi attaccate al livello degli occhi. Collo forte e pulito; arti e tronco robusti e ben proporzionati; piedi rotondi. Coda frangiata, portata al livello del dorso e mai arrotolata. Il mantello liscio o arruffato, con fitto sottopelo resistente all’acqua. Colore oro o crema in tutte le sfumature, mai però tendente al rosso. Sono ammessi pochi peli bianchi ma solo sul petto.
Caratteri generali e utilizzo
Il perfezionismo degli inglesi ha selezionato cani impiegati esclusivamente per riporto e recupero della selvaggina, compiti nei quali sono ovviamente diventati insuperabili. Chi non è più giovanissimo ricorda le vecchie immagini dei retrievers compostamente seduti dietro ai gentlemens impegnati in battuta o, disciplinatissimi al “dietro” in attesa del lavoro di una coppia di fermatori. Il declino di certe tradizioni aristocratiche e il fatto che ormai tutte le razze da ferma e da cerca eseguono recupero e riporto, hanno limitata la diffusione dei retrievers per il loro impiego specifico. Viene da considerare che in certe condizioni particolari e terreni difficili, questi cani, bravi ma troppo specializzati, potrebbero recuperare un po’ di popolarità anche tra i cacciatori.
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