Non c'è più nessuna traccia delle proposte annunciate dalla Senatrice Adamo sulle armi nel decreto sicurezza 79/2012, che hanno creato scompiglio tra gli appassionati. La Commissione Affari Costituzionali del Senato si è riunita ieri, martedì 10 luglio, per l'illustrazione degli emendamenti al disegno di legge 3365, su cui ora si procederà all'esame congiunto. Come si evince dall'allegato di seduta, gli emendamenti che avrebbero tentato la trasposizione di alcuni contenuti dal ddl 1558 sono stati ritirati.
Rimangono invece in piedi le proposte di Malan (Pdl), il quale intendere sopprimere il criterio di somiglianza (alle armi automatiche) in base al quale un'arma può essere definita sportiva. Malan ha ricordato alla Commissione che il catalogo delle armi è stato soppresso per ottemperare alle norme dell'Unione europea, ma che “il decreto-legge introduce una procedura che di fatto conferma quel catalogo. In particolare – aggiunge - si mantiene la commissione consultiva centrale per il controllo delle armi, di cui fanno parte persone in palese conflitto di interessi”.
Anche il Senatore Divina (Lega Nord) ha illustrato alcune proposte sul tema, auspicando modifiche per evitare una inopportuna distinzione tra armi venatorie e armi sportive. Durante la discussione ha fatto inoltre presente che “ad avviso delle associazioni sportive di tiro, il limite previsto per il possesso di colpi è troppo basso e mette a rischio la possibilità di svolgere le tradizionali manifestazioni sportive”.
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